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Massimo MAZZEI

ALBANIA - Cenni storici sulla Nazionale A

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STORIA

La Nazionale albanese : cenni storici, record e curiosità

1 - Origini - Anni '80

L'esordio della nazionale albanese è datato 22 agosto 1946, quando a Scutari affronta la selezione del Montenegro : un secco 5-0 appare un buon inizio per la neonata squadra nazionale del paese delle aquile.   Sullo slancio di questo esordio positivo l'Albania ospita la 7^ edizione della "Coppa dei Balcani" per nazioni, affrontando Bulgaria, Romania e Jugoslavia : pur perdendo contro quest'ultima (2-3), le vittorie sulla Bulgaria (3-1) e sulla Romania (1-0) consentono all'Albania di aggiudicarsi il trofeo.  Eroi di questo esordio vincente nel calcio internazionale sono Pal Mirashi, Loro Boriçi e Qamil Teliti, tre "storici" attaccanti autori di due reti a testa.  
L'entusiasmo delle aquile subisce subito un duro ridimensionamento nell'edizione successiva (1947), quando la nazionale perde tutti e quattro gli incontri del Campionato Balcanico classificandosi all'ultimo posto.   Miglior esito si ha nella partecipazione al torneo del 1948 quando la nazionale ottiene la sua prima vittoria in trasferta (1-0 a Bucarest sulla Romania) e due 0-0 con Ungheria e Jugoslavia.  L'appartenenza politica del paese al blocco comunista fa sì che la nazionale non incontri altri avversari se non squadre dello stesso blocco : inizia così un lungo periodo di incontri amichevoli tra il 1949 ed il 1952 con risultati alterni e, in parte, estremamente deludenti.  Dopo due pareggi e tre sconfitte, nell'aprile '50 la nazionale supera la Bulgaria per 2-1, ma il successivo trittico di partite riserva amarissime sorprese.   Tre trasferte e tre sconfitte con Cecoslovacchia, Ungheria e Romania, ma soprattutto nessun gol all'attivo e ben 21 al passivo, e il 24 settembre 1950 a Budapest i magiari infliggono alla nazionale delle aquile la più pesante sconfitta della sua storia : 0-12 !        
Dopo due anni di sosta, la nazionale ritorna in campo nel 1952 con due vittoriose amichevoli interne contro la Cecoslovacchia ripetendosi l'anno successivo nel confronto con la Polonia.    Nel 1954 la F.Sh.F. ottiene l'affiliazione all'UEFA, ma gli accadimenti politici condizionano i contatti internazionali tanto che in dieci anni la nazionale gioca solo due volte a causa dell'isolamento nel quale l'Albania si è voluta mettere : una sconfitta a Pechino con la Cina (1957) ed un pareggio a Tirana con la Germania Orientale (1958) sono gli unici due risultati di questo grigio periodo che si conclude con la partecipazione dell'Albania alle qualificazioni per il Campionato d'Europa 1964
Nell'eliminazione diretta di queste qualificazioni la nazionale rossa trova la Danimarca e l'esordio è pesante perché a Copenaghen l'Albania soccombe per 0-4 ma il 30 ottobre 1963 un gol del mitico Panajot Pano dà alla nazionale "schipetara" la prima vittoria in una competizione al massimo livello.    La partecipazione alle qualificazioni per i mondiali del '66 è meno brillante, con un solo pareggio in sei partite, e nelle qualificazioni per l'europeo '68 si ripete un solo pareggio ma già "storico" : al "Qemal Stafa" di Tirana l'Albania costringe allo 0-0 la Germania Ovest, dopo aver perso 0-6 in trasferta e due volte con la Jugoslavia senza segnare mai. 
La nazionale salta le qualificazioni del mondiale messicano e ritorna in campo dopo tre anni per le qualificazioni dell'europeo '72 : la onorevole doppia sconfitta con i tedeschi (0-1 in casa e 0-2 fuori), ma arrivano anche il pareggio con la Polonia e soprattutto il netto 3-0 alla Turchia, che rimane ancora la vittoria col maggior scarto ottenuta dalla nazionale albanese.   Una doppietta di Ilir Përnaska intervallata da una rete di Panajot Pano confezionano la "vendetta" albanese sui turchi, con i quali esistono vecchie ruggini storiche.   La qualificazione al mondiale di Germania vede solo la vittoria con la Finlandia  a fronte di cinque sconfitte, poi l'Albania ripiomba in un volontario isolamento che la tiene fuori dal calcio mondiale per ben sette anni (dal 1973 al 1980), con esclusione di due amichevoli di scarsissimo valore (1-1 con Cuba a fine '73 e 3-0 all'Algeria nel '76 con record della vittoria più larga eguagliato).
Il ritorno al calcio che conta avviene con una bella vittoria (2-0 alla Finlandia il 3 marzo 1980) nelle qualificazioni del mondiale '82, ma a questo risultato seguono sette sconsolanti sconfitte consecutive anche se con punteggi minimi tranne i rovesci esterni con Austria (0-5) e Germania Ovest (0-8).  
La campagna per l'europeo '84 comincia con uno 0-5 esterno con l'Austria cui seguono cinque sconfitte di misura e due pareggi interni con Turchia e Nord Irlanda, ma le successive qualificazioni per il mondiale '86 registrano due eventi assai importanti.   Dopo aver perso a Bruxelles, la nazionale conquista il suo primo punto esterno pareggiando 2-2 con la Polonia, ma il miracolo è la vittoria del 22 dicembre '84, un bel 2-0 al Belgio con reti di Mirel Josa e Arben Minga nella ripresa.   Quattro 4 punti in classifica sono un bottino mai registrato in precedenza dall'Albania nelle qualificazioni dei grandi tornei, ma il futuro non sarà roseo come queste qualificazioni lasciano sperare.   Dopo la vittoria col Belgio l'Albania colleziona una terrificante serie di risultati negativi con 4 pareggi e ben 19 sconfitte nell'arco di sei durante i quali affronta le qualificazioni dell'europeo '88, del mondiale '90 e dell'europeo '92.        Due vittorie consecutive nel '91 (1-0 all'Islanda e 2-0 alla Grecia) sembrano segnare la rinascita ma gli eventi socio-politici di quell'anno ed il conseguente esodo dei calciatori albanesi hanno un effetto pesante sui risultati della nazionale, che nelle qualificazioni al mondiale '94 colleziona una vittoria (con la Lituania), due pareggi e nove sconfitte.  
Con le qualificazioni per l'europeo '96 l'Albania comincia a far soffrire la Germania, dove tra l'altro giocano diversi propri giocatori, che si impone solo con risultati di misura e trovandosi anche in svantaggio nel corso degli incontri.  Contro la Moldova viene ancora eguagliato il record di vittoria col massimo scarto, grazie al 3-0 del 29 marzo 1995
Nella partecipazione alle qualificazioni del mondiale '98 pesa molto la situazione socio-politica interna che costringe l'UEFA ad imporre alla nazionale albanese di disputare ben tre partite in campo neutro.  A Granada (Spagna) il 2 aprile 1997 due rigori di Bledar Kola fanno tremare la Germania che si impone solo per 2-3, mentre a Zurigo il 10 settembre 1997 arriva la vittoria per 1-0 sull'Irlanda del Nord grazie ad un gol di Altin Haxhi.   E l'Albania sfiora il colpaccio l'11 ottobre 1997 a Kaiserslautern quando al termine di un incontro al cardiopalma esce battuta 3-4 dalla Germania ma tra gli applausi del pubblico di casa.    La partita successiva registra per la seconda volta la vittoria col massimo scarto ai danni della Turchia, ma in questa occasione è ancora più appassionante perché il 4-1 per l'Albania arriva ad Antalya, in terra turca, con protagonista Altin Rraklli autore di una doppietta.     
Da quel momento per due anni la nazionale albanese raccoglie ben poco tra amichevoli e qualificazioni per l'europeo 2000, tanto che per registrare una nuova vittoria di deve aspettare l'ultimo incontro delle eliminatorie quando la Georgia viene superata per 2-1 a Tirana il 10 settembre 1999.    L'anno 2000 comincia con il ritorno dell'Albania a vincere un torneo internazionale, a 54 anni di distanza dalla Coppa dei Balcani : il "Torneo Rothmans" disputato ad inizio anno a Malta entra nella bacheca della Federazione grazie a tre vittorie ineccepibili.   Dopo il 3-0 su Andorra (ancora eguagliata la vittoria col massimo scarto), arrivano l'1-0 sull'Azerbaigian ed il decisivo 1-0 sui padroni di casa di Malta : un gol di Vioresin Sinani, gran cannoniere in campionato ma poco fortunato in nazionale, regala partita e torneo alla nazionale delle aquile.         
Sempre nel 2000 arrivano altre due vittorie con Grecia (2-0) e Malta (3-0), la prima valida per le qualificazioni al mondiale 2002 nelle quali i rossi inanellano una serie di sconfitte interrotte dalla vittoria amichevole in casa della quotata Turchia.    Ma sono le qualificazioni per l'europeo 2004 che registrano due risultati di gran rilievo : innanzitutto il 3-1 del 29 marzo 2003 sulla Russia nella prima partita giocata dalla nazionale a Scutari dopo l'esordio assoluto del 1946.     Poi un altro 3-1, a chiusura qualificazioni, sulla Georgia dimostratasi sempre bestia nera delle aquile, e tra fine 2003 ed inizio 2004 una tripletta di vittorie significative e "pesanti" con Estonia, Svezia ed Islanda in altrettante amichevoli.  
Ma l'evento più importante e "pagante" degli ultimi anni è l'esordio vittorioso nelle qualificazioni del mondiale di Germania : il 4 settembre 2004 a Tirana in 11 minuti Edvin Murati ed Adrian Aliaj affossano la Grecia fresca Campione d'Europa per un 2-1 finale che entra nella storia della nazionale albanese.  La campagna di qualificazione si chiude con 4 vittorie e 1 pareggio, contornate però da ben 7 sconfitte che cancellano il sogno della aquile di partecipare alle kermesse iridata.   Non altrettanto positiva invece la serie di qualificazione per l'europeo 2008, nella quale le aquile rosse sono riuscite a prevalere esclusivamente nei due confronti col Lussemburgo, su ben 12 incontri, mentre le qualificazioni al mondiale sudafricano del 2010 hanno visto la nazionale perdere metà dei 10 incontri raccogliendo un solo successo.
Tra le curiosità che riguardano i protagonisti che hanno indossato la maglia rossa della nazionale un posto al sole lo merita il primo portiere, per anni conosciuto come Buzeli o Poseli,  che in realtà era l'italiano Giacomo Poselli, la cui identità era stata distorta dal vecchio regime comunista e che vinse il torneo balcanico del '46 collezionando 10 presenze.     Il giocatore con più presenze in nazionale è il portiere Foto Strakosha arrivato a 72 gettoni tra i pali, marcato stretto da Altin Lala arrivato a 70, mentre tra i grandi marcatori solo cinque hanno segnato a due cifre : è in testa Alban Bushi con 13 reti, seguito da Altin Rraklli, Erjon Bogdani e Ervin Skela a 12 e da Sokol Kushta ed Igli Tare con 10, ma solo Bogdani e Skela, ancora in attività, posso puntare al record.  

2 - La nuova era

CAMPIONATO

1 - Albo d'oro

2 - I tornei

3 - I marcatori

4 - Classifica generale

5 - Cenni storici

COPPA

1 - Albo d'oro

2 - I tornei

3 - Cenni storici

ALTRI TORNEI

1 - Supercoppa

2 - Altri tornei

LE SQUADRE

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2 - I clubs in Europa
LE NAZIONALI
1 - Nazionale A
2 - Altre Nazionali
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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