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Le origini |
L'attività della nazionale di San Marino
comincia con la nomina a Commissario Tecnico, il 24 gennaio 1986, di
Giulio Cesare Casali: il neo CT emette la prima convocazione per il 7 marzo
1986 al campo di Fiorentino, con 25 giocatori in lista, esclusi gli
"italiani" Bonini, Macina e Maiani Claudio. Cinque giorni dopo la
nazionale gioca il suo primo incontro, anche se non ufficiale, contro i
danesi dell'Odense BK, ottenendo un confortante pareggio: 1-1 con rete di
Fabio Gasperoni.
Il 28 marzo 1986, allo stadio di Serravalle, arriva
l'esordio ufficiale contro la nazionale
olimpica del Canada : la squadra si comporta dignitosamente ma causa una
sfortunata autorete a pochi minuti dalla fine (i canadesi attribuiscono
invece il gol a Grimes) deve registrare la prima sconfitta della sua storia.
Ad un anno di distanza la nazionale sammarinese partecipa ai Giochi del
Mediterraneo in Siria, ad Aleppo : nel primo incontro i celesti strappano il
loro primo punto ufficiale facendo 0-0 con il Libano, poi Siria e Turchia si
dimostrano ostacoli insormontabili. E' comunque un'esperienza
importante, con la squadra ospitata in una caserma con tanto di picchetto
armato alla porta e l'impossibilità di uscire senza permesso: San Marino
scopre il mondo.
Il 14 novembre 1990 lo stadio di Serravalle ospita un altro storico evento,
l'esordio di San Marino nelle qualificazioni del Campionato Europeo: la
Svizzera è il primo avversario di un girone che include anche Romania,
Scozia e Bulgaria, e nel quale San Marino fa la cenerentola, perdendo tutti
gli incontri. Ma il 27 marzo 1991, nonostante tutto, arriva il primo
gol ufficiale della nazionale, grazie al rigore con cui al 29' del primo
tempo Waldes Pasolini pareggia il momentaneo vantaggio del rumeno Hagi.
La prima campagna europea termina con otto sconfitte, un gol fatto e
trentatre subiti, ma si avvicina la prima campagna mondiale e per prepararsi
San Marino ospita, sul campo di Cesena per motivi di capienza, la potente
Italia : una doppietta di Roberto Baggio e i gol di Donadoni e Casiraghi
decidono il "derby" con gli azzurri.
L'inizio delle qualificazioni al mondiale 1994 è devastante. Ad
Oslo, il 7 settembre 1992, la nazionale incassa la sconfitta più pesante
della sua storia, un terrificante 0-10 con la Norvegia, che viene seguito
fortunatamente da prestazioni più onorevoli. La stessa Norvegia
fatica, un mese dopo, a vincere 2-0 a Serravalle, poi in Turchia arriva il
secondo gol sammarinese, ed anche stavolta è un momentaneo 1-1 (gol di
Nicola Bacciocchi) prima dell'1-4 maturato nel finale. Il 17 febbraio
1993 la nazionale è nel tempio del calcio, lo stadio di Wembley, e soccombe
0-6 con i maestri inglesi, ma un mese dopo arriva un ottimo 0-0 casalingo
con la Turchia, prima di un altro 0-6 esterno con l'Olanda e di un autentico
"furto", contestato persino dai 40 mila tifosi polacchi, nello 0-1 di Lodz
contro la Polonia. Nelle ultime due partite del girone, disputate
entrambe a Bologna per motivi di capienza e di sicurezza, San Marino si
trova a fare da ago della bilancia per la qualificazione ai mondiali:
l'Olanda si impone 7-0 e lo stesso punteggio serve all'Inghilterra due mesi
dopo. Ma il gol più veloce della storia del calcio, realizzato da
Davide Gualtieri dopo soli 8,3 secondi dal fischio d'inizio, elimina gli
inglesi perché il 7-1 finale non basta ai bianchi per andare al mondiale
USA.
Nelle qualificazioni all'Europeo 1996 San Marino perde tutti gli incontri
realizzando comunque due gol, in trasferta con la Finlandia ed in casa con
le Isole Fær Øer, ma la qualificazione al Mondiale '98 va molto peggio: otto
sconfitte, zero reti fatte e 42 subite,un disastro. Si cerca di
migliorare nei preliminari per l'Europeo 2000 e l'inizio sembra confortante:
le sconfitte interne con Israele ed Austria (con un gol) e la doppia con
Cipro (solo 0-1 in trasferta) hanno consistenza accettabile. Ma le
ultime quattro partite del girone sono un incubo: 0-6 casalingo con le
"furie rosse" spagnole e poi 0-7, 0-9 e 0-8 esterni con Austria, Spagna ed
Israele, e il bilancio ritorna ad essere estremamente negativo.
Un'amichevole casalinga persa di misura con la Moldova anticipa la campagna
per il mondiale nippo-coreano che registra un comportamento discreto della
nazionale, con il primo punto in trasferta (1-1 in Lettonia) e sconfitte di
entità accettabile, con il solo neo del rovescio in Belgio, un 1-10 che non
è stato record negativo eguagliato grazie al gol di Andy Selva ad un minuto
dalla fine.
Un'altra amichevole casalinga persa di misura (0-1 con l'Estonia) e poi via
alla qualificazione per l'Europeo 2004 in Portogallo. Arrivano otto
sconfitte senza neanche un gol segnato e 29 al passivo, intervallate da un
pareggio (2-2) a Vaduz nello scontro tra piccoli stati con il Liechtenstein.
E il 2004 si apre con la prima vittoria in assoluto della nazionale
sammarinese. E' il 28 aprile ed un gol di Andy Selva dopo sei
minuti di gioco è sufficiente a regalare ai celesti il successo contro il
Liechtenstein nell'amichevole di ritorno con la nazionale del principato.
E dopo lo storico evento la nazionale ha disputato le qualificazioni al
Mondiale di Germania, quelle all'Europeo di Austria e Svizzera e quelle per
il Mondiale 2010 in Sudafrica, più una sola amichevole, rimediando 33
sconfitte consecutive, evento che deve far pensare tutto il movimento
calcistico sammarinese.
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