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AZERBAIGIAN - Il conflitto tra club e AFFA nel 2002/03 |
Il 17.12.2002 la FIFA
bandì i club azeri dal prendere parte alle competizioni internazionali a
causa dell'instabile situazione nel calcio dell'Azerbaigian : il termine
dell'esclusione doveva essere deciso dalla AFFA, essendo il solo presidente Fuad
Musayev, nemico mortale della maggior parte dei club azeri, ad avere il diritto
di decidere quando la situazione fosse stabile e l'esclusione potesse essere
superata.
Il 19.12.2002 nove club (Neftçi Baki, Şämkir, Qarabağ Ağdam, MOİK Baki, Dinamo
Baki, Khäzär Universiteti Baki, Khäzär Sumqayit, Käpäz Gäncä e Turan Tovuz)
decisero di intentare un processo contro la AFFA, insistendo sulla liquidazione
della stessa come un'organizzazione illegale che era stata di ostacolo allo
sviluppo del calcio azero per diversi anni. I club annunciarono anche che
avrebbero rinunciato alla loro azione se i membri della AFFA avessero votato la
non fiducia al presidente Musayev.
Il 24.12.2002 Fuad Musayev sostenne che avendo la propria autorità prolungata
dalla FIFA, nessuna elezione del presidente della AFFA era possibile finché il
campionato non fosse ripreso : finalmente il 25.12.2002 il comitato esecutivo
della AFFA stabilì di cominciare il 12° campionato azero il 1° marzo 2003.
Il 13.01.2003 sei federazioni regionali e undici club intrapresero un'azione
legale contro la AFFA, chiedendone lo scioglimento e la creazione di una nuova
associazione. Il 22.01.2003 un'altra azione legale contro la AFFA
venne avanzata da Zaur Tagiyev, che nel 1994 aveva cercato illegalmente di
creare una Lega Calcio Professionistica sotto la cui egida far svolgere il
campionato. Egli sostenne che la AFFA fosse incostituzionale perchè
non composta da federazioni regionali come stabilito nel suo statuto, e chiese
anche il ripristino della lega professionistica.
Il 05.02.2003 il Qarabağ-Azärsun, il Neftçi e la Dinamo non lasciarono i propri
giocatori liberi per l'incontro della nazionale azera contro la
Serbia-Montenegro : la AFFA squalificò i sette giocatori per cinque partite e li
bandì dalla nazionale, mentre i tre club vennero multati.
Il 24.02.2003 il Ministero delle Finanze iniziò a procedere contro la AFFA
denunciando una grande evasione fiscale (500 mila dollari), mentre la AFFA era
d'accordo a pagare solamente 100 mila dollari. Le proprietà della
AFFA e lo stadio Şäfa vennero sequestrate, mentre l'appartamento del Direttore
Generale dell'AFFA Oktay Zeynalov venne perquisito : Il Presidente Musayev
annunciava che la funzionalità dell'AFFA era compromessa e che la nazionale non
avrebbe potuto partire per il Galles a causa della confisca dei documenti.
Il Ministero stabilì che tutti i documenti necessari alla trasferta sarebbero
stati forniti.
Il 04.03.2003 i rappresentanti di undici club (Neftçi Baki, Şämkir, Qarabağ
Ağdam, MOİK Baki, Dinamo Baki, Khäzär Universiteti Baki, Khäzär Sumqayit, Käpäz
Gäncä, Turan Tovuz, Şahdağ Qusar, Ümid Baki) decisero di ricominciare le
competizioni sotto la AFFA, chiedendo di dare al loro comitato organizzatore una
possibilità di controllo. L'assemblea annunciò che il campionato
sarebbe iniziato il 22 marzo, col nulla osta della AFFA.
Il 19.03.2003 il Ministero della Giustizia avviò un procedimento contro la AFFA
dichiarando che essa violava le leggi dello stato e gli statuti delle
federazioni internazionali, precisando che l'AFFA era da considera illegale dal
maggio 2002 quando avrebbe dovuto svolgersi l'elezione di un nuovo presidente.
La reazione dell'AFFA fu che il Ministero aveva apparentemente abusato della
propria autorità.
Il 24.03.2003 l'assemblea degli oppositori dell'AFFA decise di inviare una
lettera da AFFA, UEFA e FIFA spiegando che era stato deciso di riprendere il
campionato il 4 marzo ma che l'AFFA aveva opposto resistenza. L'AFFA
aveva emesso una lista di 14 richieste per la ripresa del campionato, molte
delle quali erano impossibili da adempiere (per esempio, la tassa di
partecipazione di 7.340 dollari era troppo alta). I club proposero i
loro quattro punti : a) l'AFFA e i club avrebbero dovuto incontrarsi per
accordarsi sul campionato ; b) l'AFFA avrebbe dovuto cancellare le proprie
richieste ; c) l'AFFA avrebbe dovuto ridurre la tassa d'iscrizione ; d) i
termini del campionato avrebbero dovuto essere definiti.
Il 01.04.2003 Oktay Zeynalov, che era anche il tesoriere generale della AFFA,
venne arrestato e ammise che Fuad Musayev e Asef Cavadli (presidente della
Commissione di Audizione e Controllo della AFFA) erano implicati in pratiche
finanziarie abusive all'interno della federazione. Il Ministro delle
Finanze Fazil Mämmädov riferì che il signor Zeynalov avrebbe potuto evitare
l'incarcerazione se l'AFFA avesse pagato la cauzione di 265.000 dollari.
Il 04.04.2003 Blatter e Johansson (presidenti della FIFA e della UEFA)
annunciarono la loro intenzione di visitare l'Azerbaigian il 6 maggio ed
incontrare il presidente della nazione per fare un ultimo tentativo di sistemare
la situazione.
Il 07.04.2003 i membri del Comitato Esecutivo dell'AFFA costrinsero Fuad Musayev
a convocare immediatamente un incontro straordinario del comitato stesso,
apparentemente per esercitare il loro potere maggiormente e chiedere le
dimissioni di Musayev, obbligatorie se votate da 14 dei 21 membri.
I membri furono costretti a svolgere il loro incontro fuori della AFFA dato che
Musayev aveva ordinato di tenerli fuori dalla sede : l'assemblea adottò un'altra
storica risoluzione, iniziare il campionato il 20 aprile e convocare una
conferenza elettiva il 30 aprile.
Il 08.04.2003 Fuad Musayev dichiarò nulla la risoluzione del Comitato Esecutivo
considerando che il quorum non era stato raggiunto (11 voti invece del minimo di
14) e che il presidente non era presente. Egli riferì anche che
tutti i tentativi della AFFA di iniziare il campionato venivano bloccati dai
club, così che l'AFFA non poteva fare niente al momento.
Il 09.04.2003, in accordo con la risoluzione del Comitato Esecutivo, i
rappresentanti di Neftçi Baki, Şahdağ Qusar, Dinamo Baki e Ümid Baki
si recarono presso la AFFA per dimostrare la loro volontà di iniziare il
campionato, ma non furono accettati. Più tardi, nella stessa
giornata, Musayev sollevò Fatulla Hüseynov e Togrul Gaciyev (organizzatori
dell'incontro del CE) dai loro incarichi di vice-presidente, violando così lo
statuto della AFFA, secondo il quale i vice-presidenti possono essere dimessi
solamente dalla Conferenza dell'AFFA).
Il 14.04.2003 i rappresentanti dei club e l'AFFA raggiunsero un accordo
lungamente atteso fondato sulle seguenti decisioni comuni : a) il campionato
inizierà il 25 aprile ; b) sarà a 4 turni a girone se le squadre partecipanti
saranno otto o meno, di 2 turni a girone in caso di più partecipanti ; c) gli
incontri della Coppa saranno di andata e ritorno esclusa la finale ; d) le rose
delle squadre comprenderanno almeno 22 giocatori ; e) ogni club pagherà una
tassa d'iscrizione di 5.000 dollari più 200 per ciascun giocatore ; f) tutte le
multe precedenti vengono cancellate.
Il 15.04.2003 è un giorno shock per il calcio azero : la AFFA viene squalificata
dalla FIFA. Apparentemente, Musayev non essendo soddisfatto della
decisione comune aveva inviato una lettera alla FIFA dov'era descritta la
situazione come d'emergenza, e la sanzione era arrivata senza alcuna
investigazione sul nuovo accordo raggiunto. Una decisione molto
strana, specialmente alla luce dell'intenzione di Blatter di visitare
l'Azerbaigian, comunicata il 4 aprile. Il 16.04.2003 anche l'UEFA
squalificò la AFFA.
Il 18.04.2003 i membri del Comitato Esecutivo pubblicarono una lettera diretta a
Fuad Musayev, nella quale gli chiedevano gentilmente di dimenticare tutte le
offese personali, di convocare un incontro, di avviare il dialogo e di fare ogni
sforzo per trovare una via d'uscita di questa crisi.
Il 21.04.2003 tredici membri del Comitato Esecutivo si appellarono al presidente
della FIFA Blatter , a quello dell'UEFA Johansson e al presidente della
federazione russa Koloskov per sostenere che alle loro organizzazioni erano
state fornite notizie non reali. Venne descritta l'intera
situazione, con un allegato che dimostrava, tra l'altro, tutti i rifiuti e gli
attendismi di Musayev.
Il 22.04.2003 cinque club (Neftçi Baki, Şämkir, Qarabağ
Ağdam, MOİK Baki Turan Tovuz) riferino di essere pronti ad iniziare il
campionato, mentre altri tre club (Dinamo Baki, Khäzär Sumqayit eKäpäz
Gäncä) annunciarono che le loro rose sarebbero state pronte entro pochi giorni :
la data limite di presentazione delle rose venne posticipata.
Musayev rispose di avere intenzione di convocare al più presto un incontro del
Comitato Esecutivo, e si dichiarò intenzionato a presentare le seguenti
condizioni per il suo volontario ritiro : a) il rilascio di Oktay Zeynalov ; b)
l'assegnazione a lui della proprietà dello Şäfa ; c) l'assegnazione a
lui di un ordine commemorativo ; d) la dichiarazione per lui quale presidente
onorario dell'AFFA.
Il 26.04.2003, stanco di attendere la risposta di Musayev, il Comitato Esecutivo
fissò la data per l'incontro al 29 aprile presso la sede della AFFA, chiedendo
al Segretario Generale Cingiz Isamyilov di non chiudere le porte quel giorno ed
al presidente Musayev di presiedere l'incontro.
Il 12.05.2003 si tenne l'incontro presso la sede dell'AFFA, con la
partecipazione dei rappresentanti dei club, presieduta dal Segretario Generale Cingiz Isamyilov. Durante l'incontro vennero prese decisioni
cruciali circa il miglioramento dell'accordo di Zurigo : la principale decisione
fu che finalmente il campionato sarebbe partito il 17 maggio, con sorteggio stabilito per
il 14 maggio ma poi posticipato al giorno 15. Inoltre i club
dovranno pagare inizialmente solo 5 milioni di manat complessivamente, con gli
altri 17 milioni da pagare alla fine della prima metà della stagione.
Per quanto riguarda il FK Şäfa l'accordo stabilì che lo stadio sarebbe
stato separato dal club e che il club stesso avrebbe dovuto pagare la tassa
d'iscrizione come club indipendente. Il successivo incontro del
Comitato Esecutivo dell'AFFA avvenne il 13 maggio e Musayev finalmente fu
d'accordo a presiederlo.
Il lungo conflitto era così terminato ed il 17 maggio il campionato 2003/04 ebbe il suo regolare inizio.